biglietti da visita

Pensare unicamente agli aspetti grafici nella progettazione di un biglietto da visita, fa perdere di vista il fatto che esso sia innanzitutto un oggetto fisico, l’unica traccia mnemonica che rimane all’interlocutore al termine dell’incontro.
Per questo motivo, per la sua progettazione bisogna valutare più criteri, oltre a quello grafico-creativo.

Le regole da tenere presente per la realizzazione di un buon biglietto da visita sono:

I) Scegliere con attenzione la carta/cartoncino su cui verrà stampato il biglietto da visita.
La buona qualità del materiale su cui verrà stampato il biglietto è molto importante: infatti sarà essa a dare la prima impressione anche tattile all’interlocutore.

II) Realizzare il biglietto da visita con la migliore qualità di stampa possibile.
Ci sono molti modi per stampare un biglietto da visita. Sicuramente il metodo più economico è quello di stamparlo comodamente dalla propria stampante di casa, tuttavia questo metodo è piuttosto squalificante. Il consiglio è quello di affidarsi ad una buona tipografia e scegliere il miglior rapporto qualità prezzo. Ad esempio con una piccola spesa aggiuntiva si possono stampare biglietti con oro, argento o lamina di metallo a caldo o con stampe in rilievo.
I trattamenti successivi con plastificazione o verniciatura UV, oltre che come protezione ne esaltano la resa cromatica e ne migliorano la sensazione al tatto.
La plastificazione ha il vantaggio del maggior spessore dello strato plastico (lucido o satinato) che viene applicato sulla carta, questo aumenta la robustezza e la durata dello stampato. Per contro il trattamento mediante verniciatura UV offre la la possibilità di poter essere applicato anche in zone definite per esaltare alcune parti della stampa. Anche per la verniciatura UV si può scegliere tra finitura brillante o satinata.
Per un maggior pregio, si può plastificare (sempre su una zona delimitata) mediante successiva stampa in serigrafia. La zona trattata avrà uno spessore trasparente sensibile a tatto e di maggiore trasparenza.

III) Realizzare sempre la confezione della migliore qualità possibile.
La confezione di un biglietto da visita rende subito l’idea del tipo di lavorazione più o meno pregiata. Ad esempio i bordi stondati o il biglietto sagomato rendono il biglietto molto più prestigioso e riconoscibile con un modico costo aggiuntivo.

IV) Curare la grafica e i contenuti nei minimi dettagli.
I contenuti vanno creati senza eccedere col testo ma valutando con cura quali informazioni è necessario comunicare più spesso. Una particolare attenzione va posta sul font/carattere, sia per quanto riguarda la grandezza che il lettering: infatti è necessario trovare il giusto equilibrio tra eleganza e leggibilità; per lo stesso motivo sono sconsigliati i caratteri fantasia.
Infine si deve cercare la giusta armonia tra logo e testo, tenendo presente che il biglietto da visita può essere usato nelle situazioni più varie, e dunque è consigliabile un aspetto neutro e “istituzionale”.

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